30 marzo 2013

Poeticamente...

Nel mezzo del cammin di nostra vita, sola e pensosa il limitar di gioventù salivi o cavallina, cavallina storna che portavi colui che non ritorna, ma se non andrò sempre fuggendo di genti in genti mi vedrai seduto sotto l'albero a cui tendevi la pargoletta mano, o Valentino vestito di nuovo, perché vuolsi così cola ove si puote ciò che si vuole e più non dimandare!

Ma d'in su la vetta della torre antica il passero solitario sta sul cuore della terra, trafitto da un raggio di sole e ora... gira sui ceppi accesi lo spiedo scoppiettando... ei fu!
Questo di sette è il più gradito giorno, godi fanciullo mio, "quant'è bella giovinezza che di fugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia"
Taci!

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