4 marzo 2013

Il regno dell'ovvio

Nell'epoca che viviamo sono poche le occasioni per scegliere liberamente di fare o non fare qualcosa!
Non ce ne accorgiamo, ma i detentori del potere mediatico, che poi è quello determinante della nostra società, ci impongono con messaggi subliminali o palesi mode, gusti, tendenze, preferenze e così via...
Per esempio , il successo del movimento 5 stelle di Grillo, ha avuto il successo che ha avuto anche grazie alla televisione che i grillini tanto detestano...
Ora ci stanno sommergendo di programmi, concerti e celebrazioni sul povero Lucio Dalla...
Evidentemente chi decide, chi comanda, chi fa i palinsesti televisivi o le scalette dei giornali o dei programmi di intrattenimento ha stabilito che tutti dobbiamo amare, ammirare, ricordare e conoscere Lucio Dalla.
Io lo ho sempre amato, da quando cantava Sylvie nei primi anni 70 e fino alla metà degli anni 80, quando ha cominciato ad essere ovvio e scontato, commerciale e senza più' nulla di interessante da dire, secondo il mio modestissimo avviso. 
Quindi non lo ho più ascoltato.
Ma ecco che proprio quando uno non ha più nulla da dire vene osannato in questa nostra stupida epoca... Quando ha scritto capolavori come La sera dei Miracoli, Com'è profondo il mare, Mambo, Milano, Disperato ertico Stomp e tanti altri,  il grande pubblico ( sempre influenzato dai grandi media) lo ha etichettato, schedato ed evitato per poi esaltarlo quando è divenuto ovvio e scontato.
Lo ho amato, dicevo, ma non è mai stato il mio cantante preferito.
Ho sempre cercato in ogni canzone ed in chi la canta l'arte di tradurre, in un connubio perfetto di musica e parole , UN' EMOZIONE, ma in un modo originale, mai ovvio e banale..
È per questo che ho sempre amato più di ogni altro Fabrizio De Andre'.Ma questo è un mio punto di vista...
Mentre sto scrivendo su Rai 1 c'è l'ennesima commemorazione di Lucio Dalla....è già'...oggi sarebbe stato il suo settantesimo compleanno... Ne è' pieno il web, le tv, i giornali....
Perché si decide di esaltare qualcuno e dimenticare qualcun' altro?
Domani, il 5 marzo del 1943 un altro Lucio avrebbe compiuto 70 anni... Lucio Battisti, il grande Lucio Battisti, patrimonio nazionale, il cantante che ha rivoluzionato il pop italiano degli anni 70, un musicista schivo e riservato che quando ha capito di non aver più nulla o più' nulla di originale da comunicare, si è ritirato, non è diventato ovvio e scontato...
Si è ritirato in buon ordine, lasciando solo capolavori e nessuno spazio a chi ha fatto dell'ovvio e del banale la sua ragione di vita, questi squallidi manovratori di cervelli e coscienze...
Avrebbe compiuto settant'anni domani, un giorno dopo di Lucio Dalla... ma è morto nel 1998.
Aveva solo 55 anni... Il mio omaggio ed il mio solitario pensiero stasera va a te, grande Battisti... Penseri e Parole.!

2 commenti:

  1. Telespazio Uno
    Continui ad arricchire le tue riflessioni sulle mode e sul mondo e nel frattempo ci inviti a riflettere su ciò che accade... grazie senza, però, voler togliere nulla alla tua riflessione, hanno preso il palinsesto, venduto dei messaggi pubblicitari e chiesto a tanti cantanti di dire la loro, senza troppi copioni, questo spiega perché Morandi ha chiesto a Bocelli di guardare il filmato.E' uno semplice proprio come Lucio Dalla e, per questa ragione, grandissimo.

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  2. Maria Grazia de Giovanni
    Anche io preferisco Battisti a Dalla. E condivido con te le preoccupazioni e le riflessioni su quello che i media decidono e ci impongono di seguire, di ascoltare, di fare, di pensare. Il cittadino, che per i media non è altro che consumatore o elettore, pensa di essere libero di scegliere. La libertà di scelta è considerata un elemento di democrazia. Ma se la scelta è manipolata , non è più una libera scelta. Il tema della comunicazione massmediatica e anche di internet mi affascina molto, tanto che l'ho scelto come argomento per la mia tesi. Grazie Mimmo per le tue non ovvie e non scontate riflessioni. Buona giornata!

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