25 febbraio 2013

È una vergogna!

Mi vergogno di essere italiano!! Mi vergogno di appartenere ad un popolo che ha come fine ultimo il puritanesimo  l'imbroglio, l'evasione fiscale, i privilegi, l'impunità la frode ad ogni livello e che per questi valori ha votato!!! 
È un giorno triste oggi, un ritorno ai giorni bui delle catastrofi e delle umiliazioni internazionali che pensavamo di aver superato... Magra consolazione vedere Fini , Casini, Ingroia e Di Pietro fuori dal parlamento... 
Voglia di emigrare...

17 febbraio 2013

Il fungo montorese

Comitato Per Il No ET VOILÀ !!! 
(SCUSATE IL RITARDO) PIANO PIANO, ACINO DOPO ACINO, CHICCO DOPO CHICCO IL RACCOLTO STA DIVENTANDO RICCO E RICCO DI QUALITÀ. 
INTENDO DIRE CHE SEMPRE PIÙ PERSONE E SEMPRE PIÙ PERSONE CURIOSE, INTELLIGENTI E SENSIBILI RISPETTO AI PROBLEMI SOCIALI E POLITICI FANNO SENTIRE LA LORO VOCE . VOCE INSIEME AD ALTRE VOCI DIVENTANO UN CORO, ED UN CORO CHE ALZA LA VOCE DIVENTA STENTOREO ED UN CORO DALLA VOCE STENTOREA E' BEN ALTRA COSA DI QUEL FLEBILE ED A LUNGO INASCOLTATO LAMENTO CHE ERA IL NOSTRO DIRE ALL'INIZIO!!!
PIACE PENSARE CHE IL NOSTRO IMPEGNO, IL NOSTRO INIZIALE CANTO FUORI DAL CORO HA COLTO NEL SEGNO, HA INSINUATO (PERFINO NEI PIÙ  CONVINTI SOSTENITORI DEL SI COME DINO) IL DUBBIO. IL DUBBIO E' IL VIATICO PER LA SAPIENZA, PER LA CONOSCENZA ED APPARTIENE ALLE PERSONE INTELLIGENTI. SENZA DI ESSO SAREMMO TUTTI PIENI DI NOI STESSI E DELLE NOSTRE, A VOLTE, STOLTE CONVINZIONI CHE NON CAMBIEREMMO MAI, IGNORANDO CHE SOLO I MORTI NON CAMBIANO IDEA! L'IDEA! 
MI SOVVIENE IL PLATONICO MONDO DELLE IDEE, IDEE CONCEPITE COME ARCHETIPO DI TUTTO CIO' CHE ESISTE IN NATURA CHE NON NE E' ALTRO CHE UNA COPIA IMPERFETTA E SBIADITA. 
QUELLA E' L'IDEA CHE NON SI CAMBIA! L'IDEA DI UNA MONTORO UNITA NEI PROGETTI, NELLA CULTURA, NELLA SOLIDARIETÀ NEL RINCORRERE FINI UNITARI, NELLA PARTECIPAZIONE POPOLARE, NELLA CREAZIONE INSIEME DI QUALCOSA DI CONDIVISO E DI NOSTRO CHE CI POSSA PORTARE UN VERO MIGLIORAMENTO!!! NON E' QUESTA , FORSE, L'IDEA DI UNA MONTORO UNITA CHE TUTTI NOI ABBIAMO AVUTO DA SEMPRE? NON ERA QUESTA,FORSE, L'IDEA DI DINO RENNA E DI ALTRI CHE COME LUI NON SI RICONOSCONO IN QUESTA COPIA IMPERFETTA E SBIADITA CHE CI VOGLIONO PROPORRE? NO, NOI NON ABBIAMO CAMBIATO IDEA, MA RISPETTO ALL'IDEA ARCHETIPO, ALL'IDEA CON LA I MAIUSCOLA DI MONTORO UNITA!!! 
NON LA CAMBIEREMO E NON LA BARATTEREMO PER UN POSTO DI CONSIGLIERE COMUNALE, DI ASSESSORE O DI SINDACO, NON LA BARATTEREMO PER UN POSTO DI CONSIGLIERE REGIONALE, NON LA BARATTEREMO CON I VANAGLORIOSI PROGETTI DI CHICCHESSIA, NON NON LA BARATTEREMO. NOI DIREMO NO.

14 febbraio 2013

Chi trova un amico...

Ieri sera ho trascorso una serata con il mio amico fraterno Aldo.
È venuto a trovarci con la moglie e abbiamo mangiato una pizza insieme, come ai vecchi tempi...
Abbiamo studiato insieme, con Aldo, andavo un giorno da lui a studiare e il seguente veniva lui da me.
Ci siamo divertiti tanto insieme, ma di quel divertimento com'era allora, semplice, fatto di risate per niente, di allegria gratuita e di discorsi portati avanti fino allo sfinimento su tutto quello che capitava intorno e sulla vita, sul senso della vita di cui ognuno aveva una ricetta che voleva a tutti i costi trasmettere all'altro... 
Ma poi alla fine non ce ne fregava più niente e ce ne andavamo a mangiare una pizza con i quatto soldi che rimediavamo ( di più lui, i suoi erano più abbienti) e ridevamo, ridevamo e fumavamo (sigarette, s'intende, le droghe non ci servivano, ci divertivamo e ridevamo già tanto senza)... Si, forse eravamo un poco superficiali, del resto eravamo negli anni '80, gli anni dell' edonismo reaganiano, del mondo senza pensieri e noi eravamo esattamente integrati in quel contesto.
Poi ci siamo laureati, ci siamo messi al lavoro, ci siamo sposati... Siamo cresciuti...
Abbiamo conosciuto la vita... Quella di quando le feste finiscono, quella che ti chiede indietro ciò che ti aveva dato... Ma io e il mio amico Aldo non ci siamo mai ne' perduti, ne' persi di vista... Non è facile rimanere amici e grandi amici come siamo noi, abitando lontano, facendo lavori diversi, avendo vita ed amici diversi...lo guardavo ieri sera, mentre parlava con quella sua parlata sempre allegra e simpatica, sta invecchiando pure lui... eppure io non riesco a pensarlo diverso da trent'anni fa.... forse funziona così con le persone che ami, non le vedi mai grandi, come i figli per i genitori... 
Parla ancora di grandi progetti che io puntualmente,come allora, non esito a smontargli, ma lui imperterrito ne ha sempre uno nuovo...vedo nei suoi occhi la stessa vitalità la stessa voglia di fare frutto di un ottimismo che gli è sempre stato congenito, quegli occhi da cui gli leggo il bene che mi porta... Continua a parlare con la moglie e con la mia, mentre io sento e non ascolto ,distratto dal pensare a come è strano vederlo a casa mia, tanti anni dopo e dentro di me spero che Dio o chi per lui che ce la preservi, la nostra amicizia...

12 febbraio 2013

CHE CONFUSIONE, SARA’ PERCHÉ’ CI UNIAMO!

Quello che segue è l’articolo che uscirà sul prossimo numero di  “Dentro la Notizia”
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Sembra una canzone dei ricchi e poveri, invece non è cosi.
E’ tutto vero.
L’ultimo giorno utile per farlo, il presidente della giunta regionale, Caldoro ha firmato il decreto che, senza indicarne la data, da’ il via al referendum che “democraticamente” dovrà portare i montoresi di sopra e di sotto ad esprimersi sull’idea di fondere i due comuni per crearne uno nuovo.
“Democraticamente” era ovviamente ironico, visto che se tutti i montoresi quel giorno se ne andassero al mare, in montagna o a vedere la partita, ed andasse a votare l’unico che non ama lo sport o le scampagnate, e voterebbe “si”, la fusione sarà bell’ e fatta!.
Ma come? – ci si chiederà- e allora?... e la volontà dei cittadini? …. ma i montoresi ? ma la democrazia?
Non c’è.
E’ andata a vedere un’altra partita… è assente ingiustificata.
Si, la democrazia, così come del resto col porcellum con cui si voterà alle imminenti elezioni politiche, non è contemplata nel già improvvisato e forzato processo di fusione, poiché la regione Campania, sicuramente su istanza di quei pochi che hanno interesse a che i due comuni si uniscano, ha statuito che il referendum sulla fusione delle due montoro sarà valido a prescindere da quanti montoresi si recheranno alle urne, per cui, ripeto, un solo montorese potrà scegliere e decidere per tutti.
Ma questa assoluta mancanza di democrazia non si evince solo dalla modalità di celebrazione del referendum, ma è una costante di tutto il “processo amministrativo” che ha portato al referendum stesso.
Il “ processo amministrativo”.
Tanti potrebbero immaginarlo come un tortuoso, lungo e travagliato lavoro delle due amministrazioni coinvolte e dei loro funzionari per decidere e mediare su questioni importanti come, per esempio, incontrarsi per scegliere una politica urbanistica comune, una eguale imposizione fiscale, discutere sull’opportunità di cominciare ad unire i servizi, a stipulare accordi insieme o insieme bandire gare per rinnovare gli appalti scaduti o in scadenza…,ma anche semplicemente per scegliere cose più elementari e banali, come per esempio, quale sarà la sede municipale, se ve ne sarà più d’una, come sarà organizzata la scuola primaria e quella secondaria e così via…
Invece no.
Il grande, enorme, lungo e laborioso iter amministrativo è constato di qualche riunione di consiglio comunale, ora congiunto ora disgiunto, in cui, tra i cenni storici, le lodi ai nostri patrioti ed il disinteresse dei più si è arrivati al punto da spingere per un referendum in cui la gente dovrà esprimersi, ma di cui la gente non sa nulla o quasi.
Si, la gente, i montoresi, gli unici ad averne diritto non sono stati per nulla ed in nessun modo coinvolti ne’ singolarmente, ne’ per categorie o portatori di interesse in genere.
Però sono circolati slogan e frottole degne di quelli che stiamo sentendo questi giorni dai nostri leaders nazionali, come per esempio che saranno ridotte le tasse ( per l’imu ci pensa già Berlusconi), verranno ridotti i costi della politica (questo non lo dice neanche il PD) e che, ancora più importante, diventeremo il terzo o il quarto comune della provincia che ci rendera’ forti credibili e considerati.
Si, dovranno tenerci in considerazione quando ci saranno le elezioni regionali o nazionali!!!
Infatti Luigi Famiglietti , sindaco di Frigento, mi sembra poco più di mille abitanti diventerà deputato al parlamento mentre noi resteremo, come sempre, a guardare!
Noi del comitato per il no pensiamo diversamente.
Pensiamo che una grande nazione o un grande comune non significa essere una nazione grande o un comune grande;
pensiamo che un processo epocale come quello cui ci si sta avviando debba passare per una grande partecipazione popolare e non restare appannaggio dei pochi che l’anno, anche legittimamente, proposto;
pensiamo che un referendum debba essere l’atto finale di un lungo e concreto processo di fusione innanzitutto delle culture e delle coscienze di tutti i montoresi e non il contrario;
pensiamo che la volontà di fusione da parte delle amministrazioni coinvolte debba essere “ dimostrata” da azioni politiche ed amministrative serie e mirate e non a chiacchiere, come è avvenuto;
perché’ questa fusione appare dettata più da una logica di palazzo che da reali esigenze della comunità che è alle prese con altre e più impellenti esigenze ;
che questa “frettolosa ed improvvisata” fusione , se avverrà, avrà come unico risultato un lungo periodo di caos politico, sociale o amministrativo.
Ci chiediamo in sostanza: ma quali sono i reali vantaggi per i montoresi ? quale utilità verrà loro tal che saranno pronti a sopportare questo caos e questa incertezza?
Insomma perché’ dovremmo votare per il sì, quando l’unica cosa che unisce le due montoro è la diffidenza reciproca ed una competizione che si andrà sempre più sovrapponendo a quelle frazionali già esistenti e mai debellate all’interno delle due municipalità’?
Ci chiediamo, infine, dopo il referendum, nel caso vincesse il ”Sì “ cosa succederà? aspetteremo una legge regionale che si farà? e quando? e nel frattempo che la regione con i suoi tempi biblici decida, come voteremo l’anno prossimo? tutti insieme o ognuno per conto suo come ora? o forse verrà il commissario ? e per quanto tempo ?

CHE CONFUSIONE. SARA’ PERCHE’ CI UNIAMO!!!