1 novembre 2016

La bestia nel cuore


Sono stato qualche giorno fa in un grande centro diagnostico per accompagnare una mia cara amica.
Questo centro è così efficiente, elegante, sobrio ed accogliente che al cospetto un centro svizzero sfigurerebbe.
Poi esco a prendere una boccata d'aria e mi trovo al centro di Torre Annunziata dove è tanto lo sfacelo, l'immondizia e la decadenza che al cospetto Baghdad sembrerebbe la Svizzera.Torno dentro,mi siedo ed aspettiamo.
È un centro polispecialistico, molto efficiente e dotato delle più sofisticate apparecchiature al punto che ci viene gente da tutta Italia.
Ovviamente non ci va gente che deve propriamente curarsi il raffreddore.
Si siede vicino a me un signore, un settantenne con l'aria imbambolata che apre un referto che ha appena ritirato.
Mi è seduto così vicino che non posso fare a meno di guardare... lui indugia nella lettura, mi accorgo che non ci capisce molto, io invece ho letto che non è un buon referto... vorrebbe che lo aiutassi a leggere, a capire, mi cerca con lo sguardo... fingo di guardare altrove, poi, mi alzo ed esco.
Sento parlare con accento romano, due giovani coppie spaesate chiedono informazioni ma vogliono condivisione e rassicurazioni;c’è una ragazza, più o meno una quarantenne che dal cognome sembra nostra conterranea; chiediamo ai parenti che l'hanno accompagnata e ci confermano che sono di Serino.
Sembra di essere nello scompartimento di un treno, quelli di una volta, dove eri contento di trovare un paesano che faceva il tuo stesso viaggio o qualcuno che abitava in un posto dove eri stato una volta e lui ti confermava che era ancora così. Ma non c’è allegria in questi incontri.
Guardo la gente che si siede, che si alza, che aspetta, che chiede... hanno tutti la paura di fianco e la speranza negli occhi.
Bisognerebbe andarci spesso in quei posti... per comprendere l'essenza stessa della nostra vita, per imparare o ricordare di amare noi stessi, e gli altri... per evitare di consumare la vita ad inseguire vacuità o vanagloria... bisognerebbe condividere la voglia di vivere di sperare e di lottare con chi lo fa ogni giorno; con chi combatte una battaglia che non riguarda l'affermazione personale, la conquista di una bella donna o di un nuovo e prestigioso cliente... con chi vive con una bestia nel cuore e lotta per poterla vedere andar via.