Partiti il mattino di una bella giornata di sole con Fortuna,Anna, Rita ed Agostino Landi,con l'allegria e la spensieratezza degli adolescenti in gita scolastica, facciamo tappa a Bagno Vignoni in Toscana.
Visitiamo il piccolo borgo termale, ci bagniamo nelle splendide piscine naturali e ceniamo a Pienza in un magnifico giardino mentre il sole sprofonda dietro le colline della Val d'Orcia regalandoci un tramonto emozionante.
Dormiamo a Chiusdino di fronte alla Abbazia di san Galgano una imponente chiesa
senza ormai l'originario tetto plumbeo che le dona un fascino inconsueto e che
ci fa sentire ancora più piccoli di quanto già ci si sente di fronte a tanta
bellezza. Notiamo, la cura d la tutela riservata a quei posti dai loro abitanti nel
conservare la memoria di ciò che è stato, trasformandola oggi in bellezza e
perché no,in ricchezza.
Ci rimettiamo in auto alla volta di Rosenheim, prima tappa tedesca. Il viaggio è molto piacevole;si discute e si dibatte su tutto. Saliamo su per l'Italia ed paesaggio comincia a divenire diverso dal nostro.
Ci rimettiamo in auto alla volta di Rosenheim, prima tappa tedesca. Il viaggio è molto piacevole;si discute e si dibatte su tutto. Saliamo su per l'Italia ed paesaggio comincia a divenire diverso dal nostro.
Ci rendiamo conto che quella è già un'altra Italia, ordinata, precisa, compiuta, tutt'altra cosa rispetto alla nostra dove tutto sembra precario.
Ne discutiamo ed Agostino che ha una visione semantica dell'architettura ci
spiega che da noi domina il concetto architettonico del "non finito"
che nella sua precarietà visiva,mette, però, chi la osserva o chi ci vive,nella possibilità di aggiungervi sempre qualcosa e qualcosa di
suo,permettendogli in tal modo di esserne artefice e di sentirvi si integrato;lassù,invece c'è il concetto di "finito"... è già tutto fatto...
Allarghiamo il concetto e comprendiamo il senso delle differenze tra noi di
quaggiù e loro di lassù o almeno pensiamo di averle comprese:o pensi e ti
comporti come loro o sarai sempre un ospite!
Ce ne pentiamo.
Pensiamo di rimediare mangiando un dolce... Idem.
Proseguiamo e pernottiamo a Rosenheim.
Il sole ci sveglia infondendoci ottimismo e voglia di vedere,di conoscere, di
scoprire.
Ci attende una città graziosa e la visita ad uno dei castelli di Ludwig che
raggiungiamo dopo una piacevole gita in battello su di un lago.
Ci rimettiamo ancora in viaggio e raggiungiamo Tübingen, cittadina sede di una
prestigiosa università diffusa su tutto il territorio.
Istituti e facoltà distribuiti in centro e in periferia,in palazzi storici e
in edifici all'uopo costruiti,ne fanno una città universitaria e non la sede
di un'Università!
Da lì raggiungiamo e visitiamo molte cittadine della Romantishe Strasse,con le
loro viuzze,le stupende chiese gotiche i castelli di Ludwig.
Incontriamo molta gente, con alcuni conversiamo,sono gentili, affabili,anche
se a sentirli parlare in quella lingua dura e perentoria mi ritornano in mente
immagini sgradevoli...
Contrariamente a ciò che pensiamo, sanno vivere la vita:lavorano per vivere,
non vivono per lavorare come spesso facciamo noi;c'è sempre gente in giro,
anche gli anziani che non rinunciano a vivere come spesso fanno i nostri e i
giovani si divertono senza eccessi;li trovi in giro in gruppi che si divertono
o da soli su un ponte i sul greto di un fiume a leggere un libro non con il
tablet...
Le loro città sono costruite per viverci insieme,l'edilizia urbana privilegia
gli spazi comuni che sono il cuore pulsante della vita cittadina.
Un bell'esempio di ciò è a Monaco, dove ad un passo da Marienplatz è stato
concepito uno spazio dove un migliaio di persone possono mangiare insieme,
mescolandosi su grandi panche e tavoli dopo aver preso,ai vari chioschi?
Ci siamo stati anche noi e non abbiamo sentito un diverbio,un contrasto tra le
moltissime persone che affollavano quel posto nonostante gli ettolitri di birra
bevuti…
L'altra faccia della medaglia è una rigidità impressionante che hanno
nell'osservare pedissequamente le regole che si sono dati che ne frenano
inevitabilmente la creatività, la libertà.
Sembrano sfogare la loro insofferenza quando si mettono al volante.
Siamo stati molto bene in questa parte della Germania che è la Baviera,siamo stati felici di aver scelto questa metà...
Il pregiudizio è svanito... ma solo quando ho riattraversato il Brennero mi sono sentito a casa.