30 ottobre 2015

Te piace 'o presepio ?

Ho appreso da poco della scomparsa  di Luca de Filippo. È una grande perdita.
Napoli perde uno dei suoi ultimi figli che le hanno dato lustro .
Lo avevo conosciuto un po' di anni fa, a Roma,al teatro Argentina dopo aver visto la commedia "Le voci di dentro ".
Lo avevo raggiunto nel suo camerino ed ero rimasto colpito dal suo italiano perfetto appena ingentilito da un antico accento  napoletano oltre che da quella timidezza e compostezza che appartiene ai grandi.
Questa sera sembra ancora più fredda e umida.
Mi sento più solo.
Sono certo che molti, moltissimi non comprenderanno, non sapendo neppure chi fosse o di chi fosse figlio.
Non me ne meraviglio anche se me ne spavento.

Per me, per noi, per la mia generazione era quello che ci faceva compagnia ogni Vigilia di Natale, quando una televisione pubblica faceva ancora servizio pubblico e proponeva cultura mandando in onda "Natale in casa Cupiello".
Da lì' a "De pretore Vincenzo", a "Questi fantasmi " e così via,  il passo era breve e si imparava a conoscere Eduardo e quella napoletanita' intrisa di arte, cultura ed eleganza di cui andare fieri.
Ecco, con lui scompare uno degli ultimi testimoni ed ambasciatori di una Napoli che ha fatto scuola e destato ammirazione nel mondo intero.
Napoli,  la patria della canzone resta ostaggio della sua spazzatura neomelodica, la madre  di generazioni di poeti ed  artisti si bea nella inflazione di comici abusivi e volgari, involuta nel linguaggio e orfana, sempre più orfana dei suoi figli migliori.
Ciao Luca, indimenticabile Tommasino,raggiungi il tuo dolce Lucariello a cui finalmente confiderai di aver sempre amato il presepio.