Cari amici, volevamo che si risolvesse il problema del governo nazionale
prima di parlare del nostro problema che è il referendum, ma visto che il
governo andrà per le lunghe, se si farà, abbiamo pensato che fosse giusto
cominciare a parlare di ciò che ci capiterà da qui a poco.
Come sapete a fine maggio dovremo votare pro o contro la fusione delle
due Montoro, ma la maggioranza dei cittadini ignora totalmente di cosa si tratti, perché lo si è proposto ed a cosa servirà.
Il compito che si è dato questo Comitato è
precipuamente quello di informare tutti gli utenti della rete e non solo e poi,
ovviamente, sconsigliare di votare Si, per i motivi di cui siamo convinti e che
spiegheremo nel corso di questa lunga campagna elettorale.
Oggi vogliamo partire con un interrogativo: PERCHÉ NESSUNO SA NULLA DELLA FUSIONE, se si esclude ovviamente la data del
referendum?
Nessuno ne sa nulla perché il progetto di
fusione non è frutto di un percorso sociale e soprattutto culturale delle
cittadinanze, di incontro e di confronto sulla tematiche più svariate ma è la
risultante di una OPERAZIONE DI PALAZZO, senza rapporto con la realtà.
Quando mai si è parlato della fusione, o meglio
quando la gente, la gente comune ha avuto la possibilità di chiedere qualcosa,
di esprimere un dubbio, una perplessità, un lume su questa fusione? E poi a
chi? Ed ora gli si chiede di votare si o no, ma su che cosa di concreto? Che cosa
ci guadagneranno i cittadini da questa fusione? A chi converrà e a chi no? Chi ci
guadagnerà e chi ci perderà?
Gli slogan li conosciamo tutti: ci saranno più
finanziamenti ed un comune grande avrà più opportunità, conterà di più in
provincia.
Queste sono le uniche cose che si sente dire
dal fronte del Si, oltre al fatto di pensare che chi vota No è conservatore e
reazionario.
Vogliamo solo ribadire che Luigi Famiglietti,
di Frigento e diventato onorevole al Parlamento nonostante abiti in un comune
di 4.000 abitanti e noi invece non riusciamo ad esprimere nulla.
Questo dipende soprattutto da due cose:
1) Un paese grande non è per forza un grande
paese;
2) Noi di Piano abitiamo in un posto di 2.000
abitanti, quelli di Figlioli in un posto che ha 500 abitanti, quelli di Piazza
di Pandola in un posto di 1.500 abitanti e così via.
Ciò significa che un comune emerge quando la
sua classe dirigente, intesa come aggregato di classe politica, tecnica ed
intellettuale è valida e quando esiste una coscienza di appartenenza ad uno
stesso comune, non ad una stessa frazione, o addirittura quartiere!
Così non si va da nessuna parte! Con la fusione
invece di avere 8 frazioni, ne avremo 15, ma non ci sarà una Montoro perché'
ancora ora non ci sono i cittadini di Montoro Inferiore ne' Montoro Superiore,
ma quelli di Piano, di Banzano, di S.Bartolomeo e così via.
Votiamo Si.
Ma a MONTORO INFERIORE UNITA!
Alla prossima
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