È bello esercitarsi a trovare le diverse accezioni che hanno
le parole della nostra bella lingua italiana.
Quella che da' il titolo a questo post sembrerebbe la
qualità che possedeva il grande Totò , o Gigi Proietti o Ettore Petrolini, per
parlare di teatro o che possedevano Hendrix o i Led Zeppelin per parlare di
musica...insomma la dote, la virtù, l'abilità, senza averlo studiato e
preparato prima, di andare a braccio, per conto proprio, senza seguire il
copione, ma sempre senza andare fuori tema o fuori dalla melodia ...
Non è di questo di cui voglio parlare .., no, voglio parlare
dell'altra accezione della parola "improvvisazione " quella che è
sinonimo di approssimazione , incompetenza , pressappochismo.
Non voglio sembrare un censore o un bacchettone, non penso
di esserlo, ma l'osservazione di ciò che ci circonda, del mondo che abbiamo
creato e che ora ci punisce, si presta a delle riflessioni che pure bisogna
fare, per non rimanere completamente vittime dell'appiattimento cerebrale che
sembra torreggiare sulle nostre teste...
Lo spunto me lo ha dato, l'aver assistito, davanti ad un
bar, questa mattina, alla richiesta di quattro avventori seduti all'esterno, di
quattro aperitivi.
Ebbene, il "presunto" barista, si presentava con
quattro bicchieri di plastica portati fra le dita delle mani, quindi senza
alcun vassoio, senza uno stuzzichino ed al modico prezzo di due euro cadauno.
Tutto ciò oltre a denotare una complessiva mancanza di
rispetto nell'avventore o nel cliente in genere, che non è più visto come
persona da accontentare da salvaguardare per un eventuale ritorno, ma solo come
un portatore di soldi, denota quella approssimazione, incompetenza e
pressappochismo di cui dicevo prima oltre ad una educazione molto
discutibile!!!
Ma ormai questa società involuta, abbrutita, de
specializzata ci ha abituato a trovare quello che lavorava in conceria fino a
ieri dietro al bancone di un bar, un ex idraulico a fare le pizze o un
carrozziere a togliere i calli!!!
La cosa grave è che queste aberrazioni, queste nuovo modo di
mettere "l'uomo giusto al posto giusto" è lo stesso in ogni ambito ed
ad ogni livello nella nostra evoluta società ..
Capita sempre più spesso di trovare gente convinta che
Fernando sia un gerundio che scrive libri , o peggio, che li commenta o
critica, deputati e senatori che sono convinti che la separazione dei poteri,
che confusi con i poderi , sia la distruzione del latifondo, che gente che è
convinta che il congiuntivo sua una malattia degli occhi diventi presentatore
TV....
Si potrebbe continuare ad libitum ...
Mi chiedo sempre più spesso, quale potrà essere la soluzione
( mai come in questo caso intesa sempre più come interruzione) a tutto ciò,
quando potremo tornare a vedere la gente giusta al posto giusto per davvero,
quando ad aprire un bar sarà uno che prima di farlo abbia imparato a fare il
barista presso altri bar (quello che una volta di diceva " andare 'o
mast') e che sappia fare una granita, un frappe' o un caffè freddo senza averli
già confezionati...quando potremo rivedere un onorevole che prima di esserlo
sia stato segretario di partito, o consigliere comunale o provinciale o una show
girl che prima abbia studiato canto, ballo e recitazione invece di essere solo "bona"
?
In questo mondo senza più specializzazione, con una scuola
ornai capace solo di formare i tecnici e non più i cittadini di domani, con le
famiglie incapaci di trasmettere il valore di un sacrificio ma tese solo a
garantire opulenza e protezione, con una scala di valori che ha al primo posto
l'apparenza, l'avere e non l'essere, non vedo vie di uscita, almeno nel futuro
prossimo.
Mi perdonerete quello che più che pessimismo oserei definire
lucido realismo.