Sembra una frase presa da
" Bufalo Bill" di De Gregori.
Non è così.
è ciò che è successo a me.
Ieri mattina mi sveglio,vado al bar e tutti mi
fanno gli auguri...
penso a come facciano a sapere che sono nato il 29
di settembre...
poi mi fanno notare che c’è affisso per tutto il
paese un manifesto commissionato dai miei amati cugini Gennaro e Gerardo con il
quale mi fanno pubblicamente gli auguri.
Ieri sera, poi, una bellissima festa con tantissimi
amici con cui sono stato fino a tarda ora.
C'erano tutti i miei cinquant'anni.
Familiari a parte, c'era
qualcuno che ha fatto parte della mia fanciullezza, qualcun altro che mi è
stato accanto nell'adolescenza, come pure qualcuno che ho incontrato nell'età
della mia giovinezza e c'era chi mi è vicino adesso, nell'età della
consapevolezza. Sono loro che mi hanno
presentato i miei cinquant'anni!
Li guardavo ieri sera, e
vedevo in loro qualcosa che mi apparteneva.
Il volto di ognuno di loro mi ricordava qualcosa di vissuto, di condiviso, di
amato, di esperienze, di gioie e goliardate ma anche di amarezze e tristezze
che spesso ci hanno accomunato.
L'affetto e la gioia che
avvertivo esprimermi, e l'essermi sentito a tratti come un bimbo contento della
sua festa, mi portano ad allontanare grevità o preoccupazioni e mi incitano ad
affrontare con passione e con amore quello che la vita vorrà riservarmi con la
certezza che il meglio deve ancora venire.
Ieri è stato per me come fare
un pieno di amore ed energia positiva con cui correre verso la vita che verrà... e che bello essermi
sentito ancora come un bambino che non vede l'ora di aprire i regali appena
tutti sono andati via!
Grazie a tutti.