Nel 1919, all'indomani
della Grande Guerra, l'Italia versava in una crisi profondissima, il popolo era
alla fame, pochi detenevano la totalità della ricchezza, che come accade nei
periodi di crisi, si arricchiscono ulteriormente.
Il glorioso partito
socialista, anche sulla scia della rivoluzione di ottobre, sposava la causa
della povera gente, contro il latifondo ed il privilegio.
Fu così sentita quella battaglia per una maggiore
giustizia sociale e per una più equa distribuzione del reddito che quel periodo
è' conosciuto (?) come il biennio rosso .
I borghesi, i ricchi e quelli che tali si
sentivano, soffrivano questo stato di cose e come per incanto nascevano
movimenti più o meno moderati che si erano dati il compito (ovviamente
spalleggiati e finanziati da quelli che non volevano perdere i propri privilegi
e possedimenti) di riportare il tutto ad una normalità fatta come sempre di
sfruttati e sfruttatori, di ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri
.
Nascevano i fasci di combattimento.
La parte moderata di questi, otteneva
rappresentanze in parlamento mentre quella a maggiore impatto sociale
divenivano vere e proprie squadre punitive.
Piano piano, approfittando di una politica assente,
di una corruzione ancora figlia dell'epoca giolittiana, con l'appoggio dei
borghesi, dopo la buffonata di Porta Pia, i fasci, si impadronivano del
parlamento e dello stato.
E ora? Anche oggi siamo in una crisi profonda, i ricchi
diventano sempre più ricchi, la gente normale, cioè quella non ricca, che però,
volendo sentirsi o ambendo ad essere tale, ha votato negli ultimi 20 anni per
il privilegio, per la distruzione del concetto di cosa pubblica, dello stato e
delle istituzioni, versa in una situazione drammatica.
Ma non c'è più il glorioso partito socialista a difendere
la povera gente ...e neppure quello comunista ...i sindacati non
rappresentano più i lavoratori... di Di Vittorio non c'è più traccia.
E allora stiamo assistendo all'assalto ed alla devastazione di ciò che resta delle nostre povere istituzioni da parte di un branco di idioti ignoranti guidati da un pagliaccio comico ma pericoloso che approfittando di un vuoto di valori e di idee, sta attentando a quel che resta della nostra democrazia preparando quella che potrebbe essere una vera e propria svolta autoritaria !
E allora stiamo assistendo all'assalto ed alla devastazione di ciò che resta delle nostre povere istituzioni da parte di un branco di idioti ignoranti guidati da un pagliaccio comico ma pericoloso che approfittando di un vuoto di valori e di idee, sta attentando a quel che resta della nostra democrazia preparando quella che potrebbe essere una vera e propria svolta autoritaria !
Ciò che più indigna e spaventa è che questa deriva
populista viene sempre più condivisa dalla gente che invece di aspirare ad una
sana e nuova politica riformista che passi attraverso una democrazia indiretta
ma partecipata, vuole prendere le solite scorciatoie che portano
inevitabilmente al baratro come insegna la nostra storta recente.
Purtroppo la storia è presto dimenticata, non si fa
più tesoro di essa, basta un Masaniello o un pifferaio per far sì che i topi ne
restino affascinati!
Le offese alla dignità del Parlamento e della sua
Presidente, da parte di questi nuovi paladini della giustizia sociale, che non
ritengono degno nessun''altro a rappresentare gli italiani oltre a loro o che
non conoscono il concetto democratico di riforme partecipate e condivise, ci
stanno spingendo in un abisso ben peggiore di quello fascista che aveva almeno
alla base, delle riflessioni e dei concetti politicamente e socialmente
rilevanti.
Povera patria !!!