31 marzo 2014

Il voto inutile


La nuova città di Montoro, l'agognata città di Montoro si prepara ad essere amministrata.
Mi sono sempre chiesto e me lo chiedo ancora, che senso e soprattutto quale significato avesse avuto questa paros-sistica e sfrenata fretta di fondere due comuni che in fondo non ne avevano ne' l'obbligo ne' l'esigenza, a modesto avviso di chi scrive. Ma questa è un'altra storia.
Ora il comune ce l'abbiamo, quel comune che è divenuto il terzo della provincia, quello che dovrebbe portare sviluppo, benessere, prosperità ai suoi circa 20.000
abitanti. Noi lo speriamo, soprattutto noi che non ci abbiamo creduto, che non abbiamo creduto che quella frettolosa operazione avesse come finalità il benessere di Montoro ma solo la sopravvivenza o la riesumazione della vecchia nomenklatura.
Noi speriamo, speravamo di essere smentiti, felici di esserci sbagliati, poiché il nostro essere contro era di tipo ideale, senza strumentalità .
Come avremmo potuto essere smentiti?
Con l'azzeramento delle amministrazioni uscenti e passate le quali avrebbero dovuto creare le condizioni, per averne una nuova con il loro ausilio, con la loro vicinanza con la loro esperienza.
Un po' come avvenne a Montoro Inferiore nel 1995, quando una intera classe politica abdicò per una nuova speranza.
Speranza che, ad onor del vero, non fu tradita, almeno in una prima fase.
Ma purtroppo da quel che si sente bisogna ammettere che avevamo ragione .
La fusione serviva solo a chi non voleva scendere da cavallo o a chi, da anni bramava di tornarci.
Il risultato è che quasi tutti i consiglieri uscenti dei due sciolti comuni si ricandidano al nuovo consiglio e che i vecchi sindaci degli ultimi vent'anni, con qualche marginale eccezione frutto più di un'estemporaneità che di un autentico progetto , si candidano alla carica di sindaco.
Tutto ciò nella sconfortante inesistenza della politica e dei partiti che permette tutto ciò.
Vi è da aggiungere che la evidente assenza di progettualità e di scaltrezza degli uscenti che pensavano di essere riconfermati per grazia di Dio, si stanno scontrando con chi progettuale e scaltro lo è molto, tanto da guardarsi bene da indire referendum quando era al timone (se non in vista della fine del viaggio) e di propugnarla con passione quando poteva giovargli ancora. Così è stato.
Del resto da noi si dice; è fessa la volpe o chi l'acchiappa?
Però che si spacci per "il nuovo" chi ha amministrato solo pochi anni fa con risultati a dir poco contraddittori soprattutto sul piano della politica, del confronto, della coesione sociale è quanto meno discutibile!
Possibile che non ci sia nessuno in mezzo a 20.000 abitanti e tanti Km di territorio che sia in grado di amministrare questo nostro sventurato comune oltre a loro ?Certo che si!
Ma la ingombrante presenza di questi dinosauri dal consenso ormai consolidato grazie ad una asfissiante ed istituzionalizzata presenza nei banchi dei Consigli tiene ben lontano, a vantaggio dei dinosauri stessi. Allora per chi votare ?
Per il solito male minore?
Turandosi il naso o tappandosi l'altro orifizio per evitare spiacevoli infiltrazioni? O non votare affatto? In ogni caso questo voto sarà davvero utile? Ed a chi?