Di nuovo
al mare,dopo due anni,all'ombra precaria del mio ombrellone, insofferente,
come sempre dopo un quarto d'ora di mare, non trovo di meglio da fare che
guardarmi intorno con aria un po' impicciona.
Mi soffermo a pensare che mi trovo in uno dei posti più belli del mondo,ci vengono dal Giappone o dall'Australia per ammirarli,ma nessuno sembra esserne
consapevole, tanto meno chi gestisce le istituzioni, in larga parte famelici ed
incolti idioti,incapaci di avere e quindi di inculcare,un senso di rispetto
per ciò che si è avuto la fortuna di godere.
Un senso di rispetto che possa permettere di creare le condizioni per un serio
piano di sfruttamento turistico,privilegiando, per esempio le autostrade del
mare che con un intelligente e condiviso servizio PUBBLICO di navette possa
consentire una vivibilità,una godibilità ed una sostenibilità di quello che,mi ripeto, è uno dei posti più belli al mondo, la Costa d'Amalfi.
Invece,ci si trova invasi da milioni di auto che cercano inutilmente un
parcheggio e che intasano quei borghetti ameni, dove lo smog, i clacson, la folla
informe e a tratti impazzita sostituisce l'ammirazione, anzi la contemplazione
di questi posti scelti dagli Dei. E tutto per un posto al sole!
Sulla spiaggia uno stuolo di uomini glabri ma barbuti,tutti tatuati,in
compagnia di bambole gonfiabili con le zizze rifatte e unghie da strega
variopinte che non disdegnano, però, all'ora di pranzo, di maneggiare pirofile
pomodorose piene di parmigiana e pasta al forno che smascherano una identità
popolare certamente più vera e autentica rispetto alla pacchianeria ostentata
nella speranza di spacciarla per omologante "trendytudine"!!!
Mi sforzo di cercare qualcuno con la pancia come la mia (pure più piccola) o
con un petto ordinatamente villoso,(ovviamente di una certa fascia d'età)...ho nostalgia di quella tanto denigrata cellulite che dava un senso di
normale femminilità mediterranea alle donne. Mi guardo in giro... niente da fare! Maschi e femmine sembrano somigliarsi tutti. Tutti obbedienti agli stessi canoni estetici, fisici e comportamentali, ignorantemente
accidiosi nell'indifferente accettazione di ciò che è stabilito per loro e
per la loro pretenziosa ed ineducata prole.
Si odono sempre meno voci fuori dal coro.
Nessun canone inverso!