9 gennaio 2017

Si, Viaggiare!

La nostra " radiosa" amica Anna A. Formica ha appena creato un gruppo su Whatsapp che porta lo stesso nome del post che mi accingo a scrivere.
Lo ha creato per dare un seguito al viaggio appena concluso che ci ha portato in diverse località del nord italia.
Il gruppo partito la mattina del 4 di gennaio (alle 7 e 37 come ci ha ricordato per tutto il viaggio Gennaro Montone fino a fracassarci i cabbasisi) composto da affezionati partecipanti e da alcune novità, è molto variegato: c’è chi è single, chi è sposato e chi si è fidanzato da poco, c’è chi si frequenta spesso e chi non lo fa, c’è chi è appassionato di arte, chi lo è di musica, chi lo è di lavoro o di calcio o di quello che gli pare.
C’è un tratto che accomuna tutti: la voglia di confrontarsi, conoscere e comprendere chi e che cosa c'e' oltre noi stessi ed il nostro quotidiano. Non è vero. C’è solo la voglia di rilassarsi, di uscire dalla routine, di abbandonare pensieri e preoccupazioni e (ri)vivere come se si fosse degli adolescenti in gita scolastica!
Appena saliti sull'autobus si crea un' intesa inaspettata ed inspiegabile, un clima familiare e conosciuto dove ognuno è a proprio agio, sta bene, si sente parte integrante di un tutt'uno.
Basta un'oretta e tutti si sciolgono, ci si sente accomunati da uno stesso destino, da quella meta che insieme ci si è prefissati di raggiungere... ma è il primo convivio quello che dà il colpo di grazia a qualsiasi tentennamento, ad ogni remora... ci si siede a casaccio, senza gruppi preordinati e si entra in contatto con quell'intimità di ognuno che è il mangiare e il bere.
Si canta, si conversa e ci si confronta su tutto ciò che capita, si ride a crepapelle, si mangia come da Lucullo, si visitano città, castelli, musei.
Si impara un po' d'arte, di storia, di architettura, ma si impara soprattutto a vivere insieme, a posporre le proprie esigenze a quelle del gruppo.
Si torna, poi, tristi e felici, con gli occhi ed i sensi inebriati da un'esperienza tanto totalizzante per tempo ed emozioni.
Con la consapevolezza che ciò che rimarrà sarà il confronto generato che avrà contribuito ad accrescere la conoscenza di noi stessi e degli altri ed a rendersi sempre più conto di quali e quante cose ci siano oltre il nostro quotidiano che di solito ignoriamo e che adesso abbiamo sempre più voglia di catturare e non lasciarci sfuggire.
Com'è cambiato il tratto che ci accomuna adesso che siamo arrivati rispetto a quello di quando siamo partiti.
Alla prossima.
Grazie a tutti.

7 commenti:

  1. Antonio De Giovanni
    Il posto per migliorare il mondo è innanzitutto nel proprio cuore, nella propria testa e nelle proprie mani; è da qui che si può partire verso l'esterno. Cit. Robert Maynard Pirsig, Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta

    RispondiElimina
  2. Patrizia Pisano
    Quando organizzi una gita Sei il top!

    RispondiElimina
  3. Anna Cortiana
    Come vorrei far parte della vostra compagnia

    RispondiElimina
  4. Pino Musto
    Immagino e so che con te e i tuoi amici è sempre un bel viaggiare......e non solo........

    RispondiElimina
  5. Alessandro Grimaldi
    Caro Mimmo Torello anche questa volta è stata un'esperienza indimenticabile, hai detto bene voglia di confrontarsi,conoscere e comprendere chi e cosa c'è oltre noi stessi ed il quotidiano, riesci sempre a trovare quell'alchimia giusta che rende tutto magico chapeu.... siamo pronti per il prossimo viaggio.

    RispondiElimina
  6. Gennaro Montone
    Sempre dallo zen della motocicletta (riferita al viaggiare.In moto) Il bello non è vedere il panorama come un quadro ma farne parte

    RispondiElimina