11 gennaio 2017

Faber

Oggi sono 18 anni che te ne sei andato.
Ricordo sempre ...quei giorni passati a rincorre il vento,a volere far scendere dal mio torrente i lucci argentati...invece sale la nebbia sui prati bianchi come cipressi nei camposanti,comunque,lascia che sia fiorito,Signore,il suo sentiero, perché si sa,la gente dà buoni consigli sentendosi come Gesù nel tempio!
Ma seppure Michè non ti ha scritto spiegando perché,sembra ancora sentirlo cianciare nel grembo umido,scuro del tempio che Fernandinho resiste e vomita e si contorce dal dolore,anche se gioia e dolore hanno il confine incerto nella pietà che non cede al rancore,ma nonostante io sia molto più ubriaco di voi,per quanto voi vi sentiate assolti siete per sempre coinvolti!
Chissà cosa ne sarà di Charlie che cadde mentre lavorava e di Marinella che fu portata in cielo su una stella, di Sally col suo tamburello,di Titti coi suoi due amori e di Franziska che è stanca di ballare con un uomo che non ride e non la può baciare... e del matto che aveva un mondo nel cuore o del chimico morto senza l'amore che aveva invece fermato il malato di cuore? Dormono,dormono sulla collina.Dormono insieme a Te. Le vostre ossa regalano ancora alla vita, le regalano ancora l'erba fiorita.
Dai diamanti non nasce niente
Dal letame nascono i fior!
Ciao dolce Faber

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