2 marzo 2016

Vitti 'na crozza

Papà compie ottant'anni. Sono tanti, anche se non moltissimi al giorno d'oggi.
Fanno percepire, come ha detto lui nel suo post, che ci si sta mettendo in dirittura d'arrivo.
Ci penso e mi rattristo. Ho pensato di non voler scrivere nulla per questa ricorrenza per non sembrare retorico, melenso o banalmente ovvio. Ci penso da stamattina.Adesso,invece,ho deciso di scrivere. L'ho deciso perché è bello dire le cose che si pensano e che si sentono a chi le si vuol dire,senza mediazioni,senza compromessi con il proprio pudore, senza il retaggio dell' uomo duro e risoluto che tiene per sé le emozioni e gode e soffre in silenzio. Non sono mai stato quel tipo di uomo. E allora scrivo. Scrivo di mio padre. 
Senza scrivere nulla perché non c’è nulla che non gli abbia già detto.
Scrivo solo per dire di quanto lo abbia amato di più quando mi sono accorto delle sue debolezze, delle sue paure di quanto lo abbia stimato di più quando ho scoperto la gentilezza d'animo e la dolcezza che gli leggo nello sguardo e che una volta non riuscivo a cogliere.
Scrivo di lui e lo canto adesso che c’è, che mi sente, che mi vede e che mi legge. Come ha fatto lui con me che mi ha dato ciò che mi ha dato quando mi serviva e non quando non avrei saputo più cosa farmene.
Ho intitolato questo post "Vitti 'na crozza" è il titolo della più celebre canzone popolare siciliana. Letteralmente significa " Vidi un teschio"
Ho voluto intitolarlo così perché questa canzone parla tra l'altro, di un uomo di ottant'anni che si lamenta del fatto che "vita chiammai e morti m'arrispunni" volendo dire che vede nel teschio il suo futuro prossimo.
Papà legge tutto il giornale tutte le mattine, finisce tutta la settimana enigmistica, è un ottimo giocatore di bocce, di tressette e di scopone (molto meglio di me), mi aiuta ancora molto nel lavoro, è iscritto a fb.
La vita l'ha vissuta,non gli è passata addosso.
Quel teschio è ancoro lontano.
Almeno è quello che ti auguro e che spero.
Auguri Papà.

15 commenti:

  1. Rossella Iannone
    Le parole sono preziose, perché danno vita ai ricordi, alle belle emozioni e agli attimi di dolce nostalgia che ci accompagnano. Poi parlare di un padre, del proprio, aiuta. Dà forma a tutto il bello che possiamo raccontare, di lui e di noi, ma che spesso nascondiamo nel cuore. 😊

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  2. Giovanni Torello
    ... e quest'è...

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  3. Anna Avallone
    Bravo Mimmo anche mio padre ha compiuto 80 anni il 4 febbraio.È un emozione e allo stesso tempo ti rattristisci.Auguri di vero cuore.

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  4. Loredana Fulchini
    Augurissimi.... a lui... a te... non so che dire.

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  5. Giovanni Fiorito
    Auguri anche da parte mia, mi rammarica solo di non averli fatti di persona oggi che ci siamo sentiti per motivi di lavoro.... AUGURISSIMI.....

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  6. Filomena Formica
    Si, Mimmo, bisogna dirle le"cose belle" ...anche la "parola" può condurre l'uomo al Bene. Tanti cari auguri Nicola!

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  7. Gerardo Cerrato
    Che dirti, bellissima ed emozionante.

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  8. Christian Sica
    Mimmo........ogni volta che leggo i tuoi post mi fai emozionare........😢😢😢😢e soprattutto tanti auguri al tuo papà👏👏👏👏

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  9. Anna Cortiana
    auguroni al tuo Papà

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  10. Nicola Basile
    Fagli Tanti Auguri da parte mia

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  11. Giovanni De Simone
    Auguri sempreverde !

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  12. Mario Fenizia
    auguri....e per altri cento...

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  13. Carmine Della Valle
    parole bellissime ciaoooo

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  14. Russo Gerardo
    E così il narratore tolstoiano elevò al padre, con emozionanti accenti un canto d'amore e di riconoscenza, che rimanda, per una sorta di transfert,la memoria di ciascuno di noi di una certa età al proprio genitore,a cui avremmo voluto indirizzare, in vita,le stesse commoventi espressioni.

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