11 maggio 2016

Le case chiuse

No,non mi riferisco a quelle che chiuse la legge Merlin negli anni '50, le cosiddette case di tolleranza... parlo delle nostre case, quelle chiuse alla gente, agli altri, a tutti gli altri eccetto che a noi; a quelle case,testimoni unici delle nostre gioie e delle nostre miserie,quelle che affacciandoci al balcone ci fanno avere "gli occhi sempre aperti sulle strade e chiusi sulla gente".
Temiamo il prossimo,litighiamo col vicino,non ci fidiamo più di nessuno.
Mio Nonno abitava nella casa che ora è il mio studio,vi si accedeva da una porticina a due ante sempre con la chiave nella toppa.
Ricordo che passava per il vicolo un vecchio zingaro con un'Ape Piaggio che vendeva e raccoglieva piccola ferraglia ed ogni volta che passava, entrava in casa e mio Nonno lo invitava a mangiare.
Lui si sedeva e mio Nonno gli preparava anche "l'acqua con le bolle" come diceva lui, versando la bustina di Idrolitina nella bottiglia dell'acqua.
Se stava male,un colpo nel muro e Mario, il suo vicino di casa accorreva a qualunque ora del giorno e della notte.
Queste case sono sparite da un pezzo e senza bisogno della legge Merlin.... sono state cancellate dal nostro individualismo, dal nostro bisogno di "privacy" insomma dal nostro non voler avere a che fare con nessuno, credendo di non aver bisogno di nessuno. Anzi,no... ne era rimasta una di queste case, una casa che resisteva al tempo ed all'egoismo. Era la casa di Gennarino e Maria.
Ci entravi da due o tre porte diverse... ci entrava chiunque e chiunque poteva sedersi intorno al grande tavolo rettangolare e sentirsi a casa propria; potevi andarci a cuocere le pastiere di grano.... anche se non avevi il grano,o i biscotti, chiedere in prestito un tino, il torchio,potevi andare a farci il tuo vino... anche se dimenticavi di portare l'uva. Per noi parenti, poi, quella era la nostre casa comuneLa casa di Gennarino e Maria.
Quando Lui troppo presto è andato via,Lei ha tenuto aperta quella casa che ha continuato ad essere il riferimento per molti. Adesso se n'è andata anche Lei.
E con Lei anche quest'ultima casa aperta si chiuderà. Non che i figli siano diversi o meno generosi,no... non è questo. Sento che si è chiusa rispetto a quel passato che fino ad ora non era del tutto passato, rispetto alle condivisioni ed alle vicende di una grande famiglia allargata, ad un modo ormai desueto di vivere la vita. Ognuno ha nel profondo della propria anima un suo piccolo mondo antico fatto di luoghi,di figure,di immagini... quando la vita lo impoverisce ci si sente sempre un po' più soli.

6 commenti:

  1. Liana Scarpa
    Queste sono state "le vere grandi donne"....

    RispondiElimina
  2. Annachiara Torello
    Hai esattamente dato voce al mio pensiero, anzi, credo sia proprio il pensiero di tutti coloro che hanno avuto l'onore di varcare almeno una volta nella vita quella porta.

    RispondiElimina
  3. Grande Mimmo, mi piace e forse la fine della dialettica tra le persone sta scomparendo proprio a causa delle "Case chiuse", abbiamo paura degli altri ma dovremmo aver paura di noi stessi e dell'egoismo che sempre più ci pervade. ;)

    RispondiElimina