21 agosto 2015

La bellezza del somaro


Beauté de l'age
Leggo un libro nella beata solitudine dell'ombra di un maestoso pino che ha riempito di aghi il terreno sabbioso; tutt'intorno a me splendide dune di sabbia coperte da cespugli di macchia mediterranea e piccoli e contorti pini che sembrano esprimere una antica sofferenza; la sabbia delle dune resa ancor più bianca dalla luce di un sole lucentissimo che spadroneggia nell'azzurrità del cielo dove qualche cirro timidamente cerca di far capolino.
Io sono qui, a rimirar tutto questo, tutta questa esplosione di naturale bellezza.
Non sembra di essere al mare.
Sento lontano la calca dei bagnanti che come tanti idioti si affollano per il gioco aperitivo o peggio per il risveglio muscolare sempre più immersi in un odioso letargo cerebrale. È strano...
È strano rendersi conto di come un impedimento, se preso dall'altro punto di vista, possa farti volgere lo sguardo altrove,rispetto al tradizionale punto di vista, possa indurti a considerare e notare la bellezza che ci è intorno,di cui,in fondo, abbiamo bisogno e che,invece,non ha bisogno di noi,del nostro turbarla e contaminarla...


È un po' la metafora della vita,quando con il passar del tempo ci sembra di avere ceduto e lasciato ad altri il ruolo di protagonista.
In realtà non è così,perché,in fondo,quel ruolo non ci identifica,non ci appartiene più,abbiamo bisogno di un'altra dimensione di un altro stimolo,di un'altra bellezza diversa dalla "bellezza del somaro".
Ecco allora che ha senso anche il mare senza andare al mare ed il guardare con lo sguardo perso ed a tratti inebetito la silenziosa e delicata armonia di ciò che mi circonda , mentre, rispettoso, ascolto il concerto del vento tra i rami quando incontra il lontano riecheggiare del mare.

— presso Bora Bora Beach.

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