15 settembre 2013

L'improvvisazione

È bello esercitarsi a trovare le diverse accezioni che hanno le parole della nostra bella lingua italiana.
Quella che da' il titolo a questo post sembrerebbe la qualità che possedeva il grande Totò , o Gigi Proietti o Ettore Petrolini, per parlare di teatro o che possedevano Hendrix o i Led Zeppelin per parlare di musica...insomma la dote, la virtù, l'abilità, senza averlo studiato e preparato prima, di andare a braccio, per conto proprio, senza seguire il copione, ma sempre senza andare fuori tema o fuori dalla melodia ...
Non è di questo di cui voglio parlare .., no, voglio parlare dell'altra accezione della parola "improvvisazione " quella che è sinonimo di approssimazione , incompetenza , pressappochismo.
Non voglio sembrare un censore o un bacchettone, non penso di esserlo, ma l'osservazione di ciò che ci circonda, del mondo che abbiamo creato e che ora ci punisce, si presta a delle riflessioni che pure bisogna fare, per non rimanere completamente vittime dell'appiattimento cerebrale che sembra torreggiare sulle nostre teste...
Lo spunto me lo ha dato, l'aver assistito, davanti ad un bar, questa mattina, alla richiesta di quattro avventori seduti all'esterno, di quattro aperitivi.
Ebbene, il "presunto" barista, si presentava con quattro bicchieri di plastica portati fra le dita delle mani, quindi senza alcun vassoio, senza uno stuzzichino ed al modico prezzo di due euro cadauno.
Tutto ciò oltre a denotare una complessiva mancanza di rispetto nell'avventore o nel cliente in genere, che non è più visto come persona da accontentare da salvaguardare per un eventuale ritorno, ma solo come un portatore di soldi, denota quella approssimazione, incompetenza e pressappochismo di cui dicevo prima oltre ad una educazione molto discutibile!!!
Ma ormai questa società involuta, abbrutita, de specializzata ci ha abituato a trovare quello che lavorava in conceria fino a ieri dietro al bancone di un bar, un ex idraulico a fare le pizze o un carrozziere a togliere i calli!!!
La cosa grave è che queste aberrazioni, queste nuovo modo di mettere "l'uomo giusto al posto giusto" è lo stesso in ogni ambito ed ad ogni livello nella nostra evoluta società ..
Capita sempre più spesso di trovare gente convinta che Fernando sia un gerundio che scrive libri , o peggio, che li commenta o critica, deputati e senatori che sono convinti che la separazione dei poteri, che confusi con i poderi , sia la distruzione del latifondo, che gente che è convinta che il congiuntivo sua una malattia degli occhi diventi presentatore TV....
Si potrebbe continuare ad libitum ...
Mi chiedo sempre più spesso, quale potrà essere la soluzione ( mai come in questo caso intesa sempre più come interruzione) a tutto ciò, quando potremo tornare a vedere la gente giusta al posto giusto per davvero, quando ad aprire un bar sarà uno che prima di farlo abbia imparato a fare il barista presso altri bar (quello che una volta di diceva " andare 'o mast') e che sappia fare una granita, un frappe' o un caffè freddo senza averli già confezionati...quando potremo rivedere un onorevole che prima di esserlo sia stato segretario di partito, o consigliere comunale o provinciale o una show girl che prima abbia studiato canto, ballo e recitazione invece di essere solo "bona" ?
In questo mondo senza più specializzazione, con una scuola ornai capace solo di formare i tecnici e non più i cittadini di domani, con le famiglie incapaci di trasmettere il valore di un sacrificio ma tese solo a garantire opulenza e protezione, con una scala di valori che ha al primo posto l'apparenza, l'avere e non l'essere, non vedo vie di uscita, almeno nel futuro prossimo.

Mi perdonerete quello che più che pessimismo oserei definire lucido realismo.

10 commenti:

  1. Carmine Capozzi
    Lucido realismo,che purtroppo non è più chiaro agli occhi di tutti...

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  2. Eliana Petrizzi
    Flessibilità: sostantivo che surroga la ben più penosa condizione dell'esser senza né arte né parte. Oltre che la più diffusa.

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  3. Alfonso Torello
    Ciao Mimmo, quello che tu chiami improvvisazione ha un accezione più ampia nel termine GLOBALIZZAZIONE!

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  4. Alfonso Torello
    Comunque questio status quo, si e' instaurato dopo il 2000, appunto col processo di globalizzazione, dove qualsiasi rumeno era gia' un muratore, e qualsiasi zoccola straniera e' diventata, un' interprete, la concorrenza coi cinesi che ci fa' a pezzi, in un mondo dove ormai conta solo il prezzo

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  5. Alfonso Torello
    ... e la via di ritorno che tanto brami, mi sa che nn esiste

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  6. Mimmo Torello
    Ho detto appunto questo... poi mi dicono che i miei commenti sono amari, pieni di disillusione....non riesco più a vederla la via del ritorno, come faccio a illudermi ancora?

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  7. Alfonso Torello
    ... ma fosse un diluvio, un' apocalisse, o forse mirare a fare sempre meglio il proprio lavoro

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  8. Anna Vietri
    Non credo che sia solo un problema di stranieri che arrivano in Italia, il problema più grande è l'incompetenza di molti che nonostante la loro scarsa preparazione occupano posti importanti. Mi può stare bene pure il muratore rumeno ma il medico, ad esempio, straniero o italiano, deve essere preparato!

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  9. Alfonso Torello
    meglio un buon muratore che un cattivo ingegnere

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  10. Anna Vietri
    Si torna sempre allo stesso punto, ciascuno deve fare bene il proprio lavoro, italiano o immigrato.

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