31 agosto 2013

Amarcord

Dopo trent'anni sono ritornato nel posto dove ho trascorso le estati della mia adolescenza: San Marco di Castellabate.
Sono arrivato di buon ora, c'era poca gente, così ho potuto esplorarla tutta la spiaggia della mia giovinezza ...ne ho riesplorato tutti gli anfratti, mi sono seduto da solo nel posto in cui stavamo allora, posto adesso non più utilizzabile dai bagnanti poiché il mare ha rubato la già piccola spiaggia ... sono rimasto seduto per qualche minuto...ho rivisto chi c'era allora... com'era allora...si affollavano nella mia mente i ricordi di quel tempo che uscivano e ripopolavano quella spiaggia di schiamazzi e di allegre risate...poi d'un tratto tutto è svanito ed avevo davanti a me solo quel mare sempre così azzurro ed antico che aveva mangiato la mia spiaggia e che ora portava via anche i miei ricordi .
Mi sovviene l'antica disputa filosofica tra Parmenide ed Eraclito sull'essere e sul divenire ....mai come in questo istante mi sono sentito vicino ad Eraclito che per dimostrare che la realtà, il mondo è continua evoluzione, in continuo movimento, insomma, un divenire, diceva che si può fare il bagno nella stesso esattissimo posto, nello stesso fiume, ma mai nella stessa acqua!!!
Sembra ovvio, scontato, non è così...si ha la convinzione che tutto resti sempre immutato ed immutabile, soprattutto se si tratta di cose belle, di esperienze esaltanti ... quanto è amaro scoprire che non è vero, come è triste pensare che ciò che è stato non potrà più essere, perché è ' già stato ...
dove sono quelle persone che popolavano quei tempi ?
chi sono ?
Anche loro, anch'io, come il fiume di Eraclito siamo qualcosa di diverso da ciò che eravamo, al punto da essere altre persone ...è come quando si guardano le foto, non siamo noi quelli ritratti o quantomeno non siamo più noi...noi siamo cresciuti , siamo invecchiati ed ogni nostra ruga che ci segna il viso ci racconta di un'altra vita, di un'esperienza passata..
Io ne ho una molto profonda che spesse guardo...

È quella che mi racconta di quella vita...in questo posto.

3 commenti:

  1. Barbara Torello
    I miei ricordi sono quelli di una bambina che chiedeva alla mamma di poter fare il bagno, delle misture di birra e caffè che le grandi si spalmavano per la super abbronzatura,quelli dei cigni alle giostre,dell'uomo robot, delle sculacciate per Alfonso Torello e Umberto,delle zuppe di pesce mangiate tutti insieme, delle partite a scala 40 con Angelo " o sicilian" ,delle montagne di alghe,dei tuffi " pericolosi" dei ragazzi più grandi, delle scottature alle spalle, dei sonnellini obbligatori del pomeriggio,poi di un'adolescenza che mi iniziava a turbare, dei tanti volti sorridenti che avevo intorno.... e mille altro ancora . Cose passate ma per fortuna vissute .

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  2. Giovanni Torello
    Mio amato fratello il tuo post mi ha immerso nei ricordi come se un barile di miele fosse stato svuotato nella mia mente lento e dolce come dolci sono stati i tanti giorni a San Marco da preadolescente ed adolescente. Ho vissuto quegli anni con il piacere di tutto quello che facevo perché era tutto la prima volta o almeno la prima volta che mi ricordo. Ho lasciato una piccola parte di me su quella spiaggia e ringrazio papà e mamma che ci hanno regalato la possibilità di avere ricordi come questo. Penso un po come Eraclito sul divenire ma la penso ancora di più come Parmenide sull'essere. Si matura si cresce ci si evolve oppure si ha una involuzione, ci si confronta con dolori o gioie si nuota in acque sempre diverse si cammina su strade sempre nuove facili o difficili che siano ma credo che in fondo l'anima, l'essere, resta sempre quello che è sempre stato basta sedersi su una riva amica e rendersene conto. È certo che se eri un sognatore hai semplicemente cambiato sogni se eri un casinista hai solo cambiato tipo di casini se eri un cazzimmoso ha semplicemente cambiato cazzimma o intensità. Io come ero, sono (almeno credo) con tutti i miei difetti e pregi con i miei sogni, i miei casini semplicemente evoluti.
    Una cosa è certa che una grossa parte della mia mente rivolta ai ricordi è occupata da San Marco di Castellabate.

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  3. Sei diventato un filosofo sopraffino... condivido la tua teoria sul l'anima ... In effetti la sua immutabilità ( credo così ) da' ragione a Parmenide...per ciò che riguarda il resto, concordo ancora , perché la vita, le amarezze, i dolori , le disillusioni ti cambiano ,esaltano le tue doti o i tuoi difetti, ti tolgono la luce dagli occhi....anzi te la offuscano, ma poiché la luce degli occhi e' quella dell'anima...che è immutabile , basta niente per ravvivarla ... io aspetto...

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