19 dicembre 2012

La fine del mondo


Manca poco.

No, non parlo dell'idiozia del 21 dicembre.
Non ci ho mai creduto.
Non ci ha mai creduto neppure chi lo ha detto e lo ha divulgato.
Pero' ha fatto effetto.
Tutti ne hanno parlato.
Molti hanno detto di averci creduto e di crederci ancora.
Ma non ne hanno avuto paura.
Infatti non hanno fatto nulla in vista della fine imminente.
Non hanno donato nulla a nessuno.
Non hanno fatto nulla per nessuno.
Non vivranno il giorno 20 dicembre come se fosse l'ultimo...
"So this is Christmas and what have vou done?.. Nothing"!
Come sempre...
In fondo allora, non ci ha creduto nessuno...
E allora?
A cosa e' servito?
Come al solito e' servito per dimostrare che siamo vicini alla fine...
Alla fine...
Ma non a quella fisica, a quella biologica, quella che tutti noi temiamo, quella e' sempre vicina o della cui inevitabilità dovremmo avere sempre la consapevolezza, tale da poter vivere meglio e con piu' dignita' la nostra avventura...
No, parlo della fine morale, della fine intellettiva, della fine cerebrale di tutti noi, generazione di idioti, che siamo arrivati al punto di convincersi di tutto cio' che ci viene detto purche' ci credano anche gli altri, che siamo arrivati al punto di berci qualunque bufala pur di variare questa squallida esistenza quotidiana...
No, non me ne vogliate... ovviamente sono persuaso che c'e' moltissima gente che si indigna, che reagisce quando la si vuol trattare da imbecille e senza cervello, come ha fatto Berlusconi ieri sera, ma c'e' una maggioranza che non ha neanche il dono del silenzio essendo il piu' delle volte piu' starnazzante di un'oca giuliva, che e' omologata sulla insulsita', sul vuoto di pensiero, sul frivolo, sull'egoismo, sull'assenza di pieta', sempre piu' vittima di un edonismo distruttivo che non considera neanche piu' l'essere umano come facente parte di un ente piu' grande cui appartenere, ma e' sempre piu' arrotolata su se stessa, sulla ricerca del proprio benessere in compagnia della De Filippi o di qualche stronzata virtuale!
E' quando faccio caso a questo modo di vivere, e' quando rifletto sul senso di questo Natale di cui non si avverte piu' neanche l'odore della pasta di mandorla o dei roccoco' tanto ce ne siamo assuefatti, che penso che siamo prossimi al capolinea.
No! Non possiamo arrenderci e comportarci come un vecchio autobus che dopo aver compiuto lo stesso itinerario per anni se ne torna al deposito con la tristezza di aver visto tanta gente vivere ma di non aver vissuto!
Bisogna reagire, bisogna far sentire la nostra voce, bisogna che la nostra coscienza si ribelli, che ci parli, che si faccia sentire e che ci convinca a vivere come esseri consapevoli di cio' che ci circonda, come esseri in grado di fare ciò di cui siamo capaci... allarghiamo la nostra vita, la nostra esistenza, riempiamola di contenuti veri, di dignità, occupiamoci della nostra esistenza e di quella degli altri, perche' stiamo bene veramente solo se anche gli altri stanno bene...
Mi chiedo spesso quando sara' finito questo viaggio cosa sara' rimasto?
I SOLDI ! no, semmai rimarranno agli altri, a quelli a cui li lasceremo..
LA CARRIERA! certo! 
no... sarò andato in pensione da un pezzo quando morirò o almeno me lo auguro...
I SUCCESSI POLITICI che avro' ottenuto! Si, certo, quelli non me li togliera' nessuno...si... ma a chi vuoi che importi dei miei successi?
E allora per cosa avrò vissuto?
Per cosa avremo vissuto?
La risposta che mi viene e' sempre la stessa: per amare.
Viviamo ogni nostro giorno come se fosse l'ultimo, perche', prima o poi...quel giono... arrivera'
Buon Natale.

3 commenti:

  1. Gian Luca Aliberti
    stupendo, magnifico e toccante....tutta verità

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  2. Rosaria De Martino
    condivido tutto AMARE e' una parola semplice che racchiude il segreto di una vita vera !

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  3. Patrizia Pisano
    sei un grandeeeeeeeeeeeeeee ,solo tu puoi scrivere queste cose .

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