19 novembre 2012

La fame


La fame nel mondo e' assai, diceva un piccolo alunno della scuola elementare di Arzano, negli anni '80 in un tema pubblicato poi in un libro intitolato "io speriamo che me la cavo".

Dopo 30 anni la fame del mondo " e' ancora assai", parlo ovviamente della fame di cibo del terzo mondo, che nel frattempo e' diventato quarto o quinto e cio' in barba alle modernizzazioni, alle globalizzazioni, alla facilita' relativa di approvvigionamenti alimentari, alle finte e continue beneficenze buone solo agli Stati, liberi cosi' di non occuparsene ed a noi ad alleggerire la nostra obesa ed opulenta coscienza!
E' anche aumentata la fame di sapere dei mediorientali e delle acerbe ed ancora incompiute democrazie maghrebine.
Da noi invece?
Da noi la fame e' diminuita, anzi e' quasi prossima allo zero !
Ma no , non la fame alimentare! No... Quella anche da noi sta aumentando vertiginosamente!
Parlo di altri tipi di fame che sono pericolosamente diminuite cioe' la fame del sapere, la fame di giustizia , la fame di giustizia sociale, la fame della costruzione di una societa' diversa!
Questa fame nessuno ce l' ha più ... I giovani non sognano più una società fondata sulla giustizia sociale, sull' uguaglianza, sulle pari opportunita'... Non sognano più una rivoluzione, seppure ipotetica, per ottenere ciò , non si riuniscono più in associazioni, movimenti e perché no, partiti politici per cercare le condizioni per la costruzione del loro futuro...
Li guardo e mi sembrano spenti, involuti nel linguaggio, appiattiti sulle stesse convinzioni , omologati nel modo di apparire e di porsi al mondo e noi che non riusciamo a trasmettere loro alcuno dei nostri sogni delle nostre conquiste, delle nostre battaglie, ci siamo limitati a farli crescere senza problemi, senza patemi, senza rinunce ed alla fine li abbiamo fatti crescere senza FAME!
Quando ero adolescente ed andavo a vedere la partita dell' Avellino mi capitava spesso di imbattermi in un simpatico vecchietto che girava instancabilmente con dei palloncini colorati ed un cartello che diceva: " E' colpa tua, i figli non ti obbediscono perché hanno troppi soldi in tasca"
Ero giovane e squattrinato, non capivo cosa volesse dire.
Ora, trent'anni dopo ho capito...
Aiutiamo i nostri giovani ad avere fame, fame di sapere, di conoscenza, di speranza ed insegniamo loro com' e' bello appagarla quella fame!!!

3 commenti:

  1. Maria Grazia de Giovanni
    Siate affamati. Siate folli" diceva Jobs alla Stanford University .
    Ed è vero ! Bisogna avere fame di sapere, di conoscenza, di speranza...perchè la fame porta alla ricerca del cibo di cui si necessita !

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  2. Fabio Sica
    Quando una persona ha sempre avuto tutto come riesce a distinguere tra l'essere " sazio" o "affamato" ? La società moderna è in continua evoluzione, le ultime generazioni sono figlie del consumismo sfrenato oltre che della smoderata concezione dell'apparire ,dell'avere e del possedere. Ho circa trent'anni ,forse non sono più tanto giovane, ma credo che gli interessi, le passioni,gli obbiettivi dei giovani sono lontani dalle ideologie e dai sogni che per decenni hanno condizionato e motivato le generazioni precedenti.I giovani oggi sono costantemente assuefatti e attenti ai gusti, ai costumi, ai comportamenti "inventati" o "amplificati" dei media e dei network per il modo con cui essi creano e distribuiscono nuove conoscenze, nuovi stili culturali,e "mode di strada". E tutto passa in secondo piano. Il problema inizia con l'istruzione scolastica e non trova aiuto nei genitori,quest'ultimi che amorevolmente non hanno fatto mancare mai niente ai loro figli ed inconsciamente colpevoli di averli DENUTRITI culturalmente.L'idea che i giovani siano esclusivamente ripiegati sul loro privato e si disinteressino della dimensione pubblica, dell impegno sociale o che non concepiscano la giustizia sociale risulta però inesatta se si tiene conto dell'importanza assunta dall'adesione a quelle forme di partecipazione sociale riconducibili al vasto mondo delle associazioni di volontariato dove qui a Montoro trovano risconto in parecchi giovani che conosco. I giovani non amano le forme di impegno (PARTITI POLITICI ) che non rivelino subito la loro vera "utilità",forse preferiscono dare il proprio tempo per affrontare un bisogno evidente,visibile ed immediato, piuttosto che assistere a "discussioni" ed "interessi" di parte che puntualmente illudono,ingannano e allontanano anche quei pochi che come me sono stati un tempo sognatori.

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  3. Mimmo Torello
    Come dire: meglio l'uovo oggi che la gallina domani! Mah! L'uovo pero' una volta mangiato non l' hai piu'... Continuo a preferire la gallina che anche quando e' vecchia fa buon brodo!

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