26 febbraio 2017

Que reste-t-il ?

Sono qui, al riparo dal frastuono insopportabile di questa ultima domenica di carnevale che come ogni anno invade il mio borgo e la mia piazza rendendola fruibile solo ad una folla informe che si droga al chiasso inebetente proveniente dal palco.
Un chiasso prodotto da cd di obsoleta disco-dance sparati a palla da potenti altoparlanti con l'intento solito e ben collaudato di stordire gli astanti e propinare loro il rumore anzidetto che un sempre più forsennato ed improbabile speaker ed i suoi committenti distrattamente spacciano per tradizione e memoria storica!
Ma tant'è....
Mi si dirà che sono il solito disfattista cui non va bene nulla.
Sarà anche vero, ma ritengo che ogni occasione debba essere il pretesto per imparare qualcosa da qualcuno, che debba essere spiegato da qualche parte o in qualche modo perché si fa una cosa e non un'altra, che cosa sia una tradizione e come possa tramandarsi e rinnovarsi, spiegandolo soprattutto ai giovani, a quelli che non la conoscono, di cosa si stia parlando o cosa si stia facendo....
Ma oramai, in quest'epoca che va sempre più in fretta, l'epoca del fast food quello che conta è di sentirsi costantemente sazi, di cibo, di sesso, di alcol di divertimento, acciocché non vi siano mai occasioni per riflettere ed accorgersi del proprio vuoto...e di quello che questa vita casuale contribuisce a creare ....
Che cosa si potrà mai creare dalla casualità ?
Come si potrà migliorare la nostra vita, il nostro mondo ignorando il senso di ciò che facciamo?
Que reste-t-il?

6 commenti:

  1. Eliana Petrizzi
    Come diceva una vecchia battuta del Pippo Kennedy Show, 'Se il vuoto hai dentro, hai fatto centro'.

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  2. Michele Rago
    Caro Mimmo non sei solo ne il solito disfattista. Sono con te in questa noia comatosa di frastuoni inutili, spinti dal potere che da una mano ti da e dall'altra ti toglie. La massa in queste occasioni si sente in diritto di strafare per sfogare la rabbia di un futuro sempre più incerto, dimenticando che domani sarà peggio di ieri.

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  3. Agostino Landi
    La festa per esorcizzare vittorie e sconfitte, sempre. Basta saperlo. Caro Mimmo è sempre bella la tua ansia per la vita di tutti e il tuo modo vivo ed appassionato di esprimerla.

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  4. Ciro Basile
    Non sei contento di abitare nella città del carnevale?

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  5. Gennaro Del Regno
    Beh ... in parte condivido..
    . Ma sottolineo il.frastuono dei bambini che a me piace ...è una festa per loro che chiaramente noi adulti piacevolmente mascheriamo a mo' di consumo...

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  6. Antonello Cerrato
    Condivido pienamente... sei riuscito a trasformare in verbo il mio disagio congenito verso questa perenne tradizionale idiozia... Grazie!!!

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