Inconsapevole ed antico
neologismo (mi si perdoni l’ossimoro) con cui si è creato un nuovo sostantivo
relativo al verbo ignorare rispetto a quello corretto che come tutti sanno
(eccetto gli ignoranti) è "ignoranza".
Antico perché coniato dai nostri ineruditi nonni ed usato al posto di "ignoranza" ; inconsapevole poiché nell'errore,hanno creato un termine veramente nuovo e rivoluzionario che ha dato un'accezione diversa rispetto a ciò che si può definire con il termine ignoranza.Con tale termine,infatti,(fonte Treccani) si intende l'ignorare determinate cose per non essersene mai occupati o più comunemente, la condizione di chi è privo d'istruzione.
Ed ecco,allora,che non temo di essere smentito da nessuno ed al contempo sono certo di non offendere nessuno affermando che siamo tutti ignoranti e che la cosa che ci differenzia è che non tutti ignoriamo le stesse cose. L'ignoranza è quindi un male comune.
E l'ignorantità ?Che cosa è l'ignorantità.
È quella condizione in cui versa chi (normalmente) è affetto dall'ignoranza come prima definita, cui si associa sempre quella chiusura mentale strutturale (o anche strumentale) e grettezza d'animo solitamente accompagnata da una certa impermeabilità ai fremiti culturali.
Tutto ciò determina nel soggetto che ne è affetto,una grande difficoltà di muoversi dalle proprie posizioni o convincimenti ed una incapacità di comprendere il pensiero,il comportamento e le ragioni altrui. Ciò condurrà inevitabilmente al dissidio ed al litigio anche per futili ragioni.
Volendo trovare una similitudine nel mondo animale,ignoranza e ignorantità possono essere paragonati all'asino e al mulo.Immaginiamoli di fronte ad un ostacolo che ne impedisce il cammino: sono entrambi ignoranti poiché non conoscono altra strada,ma possiamo star certi che l'asino cercherà un percorso alternativo mentre il mulo continuerà "ad libitum" a sbattere il muso contro l'ostacolo fino a romperselo.
L'asino è affetto da ignoranza (ciuccio). Il mulo è affetto da ignorantità. Auguriamoci, di essere e di incontrare lungo il nostro cammino sempre asini e mai muli!
Mi piace chiudere con una citazione popolare e dialettale che,ritengo,sia utile a riassumere il tutto:
" 'o dritto 'o fai fess' ... 'o 'gnurant' nun 'o fai capace !!! "
Antico perché coniato dai nostri ineruditi nonni ed usato al posto di "ignoranza" ; inconsapevole poiché nell'errore,hanno creato un termine veramente nuovo e rivoluzionario che ha dato un'accezione diversa rispetto a ciò che si può definire con il termine ignoranza.Con tale termine,infatti,(fonte Treccani) si intende l'ignorare determinate cose per non essersene mai occupati o più comunemente, la condizione di chi è privo d'istruzione.
Ed ecco,allora,che non temo di essere smentito da nessuno ed al contempo sono certo di non offendere nessuno affermando che siamo tutti ignoranti e che la cosa che ci differenzia è che non tutti ignoriamo le stesse cose. L'ignoranza è quindi un male comune.
E l'ignorantità ?Che cosa è l'ignorantità.
È quella condizione in cui versa chi (normalmente) è affetto dall'ignoranza come prima definita, cui si associa sempre quella chiusura mentale strutturale (o anche strumentale) e grettezza d'animo solitamente accompagnata da una certa impermeabilità ai fremiti culturali.
Tutto ciò determina nel soggetto che ne è affetto,una grande difficoltà di muoversi dalle proprie posizioni o convincimenti ed una incapacità di comprendere il pensiero,il comportamento e le ragioni altrui. Ciò condurrà inevitabilmente al dissidio ed al litigio anche per futili ragioni.
Volendo trovare una similitudine nel mondo animale,ignoranza e ignorantità possono essere paragonati all'asino e al mulo.Immaginiamoli di fronte ad un ostacolo che ne impedisce il cammino: sono entrambi ignoranti poiché non conoscono altra strada,ma possiamo star certi che l'asino cercherà un percorso alternativo mentre il mulo continuerà "ad libitum" a sbattere il muso contro l'ostacolo fino a romperselo.
L'asino è affetto da ignoranza (ciuccio). Il mulo è affetto da ignorantità. Auguriamoci, di essere e di incontrare lungo il nostro cammino sempre asini e mai muli!
Mi piace chiudere con una citazione popolare e dialettale che,ritengo,sia utile a riassumere il tutto:
" 'o dritto 'o fai fess' ... 'o 'gnurant' nun 'o fai capace !!! "
Gennaro Montone
RispondiEliminaCondivido appieno. Per la verità a inizio volevo risponderti dicendo che io sono ignorante nella tua materia tu vivi nell'ignorantita della mia 😋
Però penso una cosa esistono due tipi di ignorantita' il primo appunto quello del cocciuto che non apprende
Il secondo il fondamentalista che non ammette contraddittori in nessun campo
Rino Montuori
RispondiEliminaMimmú io a quale categoria appartengo?????
Alfonso Torello
RispondiEliminaO' mimo, io mimo!
Alfonso Torello
RispondiEliminaComunque io nel tuo caso parlerei di analfabetismo funzionale non di ignorantismo
Daniele Santaniello
RispondiEliminaO Capitano ... Mio Capitano