18 aprile 2012

Una fiction a Montoro

Sottotitolo: Poche idee... ma confuse

- Ci risiamo! Punto e a capo!
- Che cosa?
- Ma è ovvio, la fusione!
- Che vuol dire?
- Che non si fa più!
- Ma sei sicuro?
- Veramente... no, ma così pare!... anzi, no... aspetta...si fa, si fa!!!
- Come sarebbe?
- E' successo all'ultim'ora! E' cambiato lo scenario, si fa!
- E quando?
- Presto!
- E come?
- Boh! Ma si fa! E' sicuro!... si, si, è sicuro... me l'ha detto...
-Chi ?
- Coso... come si chiama?... E' un consigliere! ... Me l'ha detto ieri sera... però a
dire il vero mi ha detto che non è più tanto sicuro che si fa!
MA ALLORA QUAL'E' LA VERITA'
Amici cari, questa è la situazione, questo è il grado di conoscenza che ha la gente sul percorso verso la fusione:
notizie vere insieme a dati fasulli, incertezze, grandi bugie e mezze verità, approssimazioni, insomma non se ne capisce più nulla!
Ormai l'intera vicenda assomiglia sempre più ad una fiction:
CASA MONTORO
PERSONAGGI ED INTERPRETI:
-INQUILINO DEL PIANO DI SOPRA - FRANCESCO DE GENNARO
-INQUILINO DEL PIANO DI SOTTO - SALVATORE CARRAIO
-CAMERIERE DEL PIANO DI SOTTO - BIONDO SALE
-AMMINISTRATORE CONDOMINIO - STEFANO FREDDORO
-PORTIERE (DELATORE E APPROFITTATORE) - PIETRO RAMO
-DEUS EX MACHINA - CIRIACO DE VITA
ALTRI INTERPRETI IN ORDINE DI APPARIZIONE
- LO SCOMPIGLIATORE - MIMMO MUCCHELLO
- L'APPARATORE - FRANCESCO TORINO
- L'OSSERVATORE INTERESSATO - MARIO NERINO

Tanti anni fa, un po' per romanticismo, un po' perché' ci credevano, gli inquilini di casa Montoro cominciavano a parlare di fusione dell'appartamento di sopra e di quello di sotto, per creare, come dire, un duplex, ma i tempi non erano maturi e lasciarono cadere la cosa.
Anni dopo e dopo una serie di riunioni congiunte, improvvisamente, l'inquilino del piano di sopra, Francesco de Gennaro, rompeva gli indugi e con l'appoggio del portiere Pietro Ramo, che lavorava come consigliere semplice nel condominio di Freddoro, faceva approvare la legge che dava il via libera alla fusione dei due appartamenti, quello di sopra e quello di sotto.
Anzi, per evitare qualsiasi problema all'inquilino del piano si di sopra che lo aveva incaricato, promettendogli, presumibilmente, i voti per diventare almeno vice amministratore del condominio di Freddoro, faceva approvare un'altra legge che toglieva il quorum al referendum che doveva tenersi per fondere i due appartamenti, spianando la strada alla creazione del duplex.
Scendeva in campo, a questo punto, lo scompigliatore Mimmo Mucchello, che incarnando il sentimento di molti si mostrava scettico sull’opportunità di creare il duplex e fortemente scuoteva molte coscienze creando un evidente stato di agitazione nella popolazione.
A gettare acqua sul fuoco, come sempre, ci pensava, immediatamente l'apparatore Francesco Torino che provvedeva a rasserenare gli animi ed ad uniformare nuovamente i consensi, a persuadere i più ed a convincere tutti quelli che gli capitavano a tiro che il duplex era una cosa santa ed addirittura la salvezza dei due appartamenti.

L'inquilino del piano di sotto, Salvatore Carraìo, che di solito non ama i problemi e le complicazioni, ma vuol vivere tranquillo, pacioso e senza pensieri, si mostrava freddo rispetto alla fusione, ma poi, pensandoci meglio, e sempre accompagnato dal fido presidente dei consiglieri Biondo Sale, disse: "MA IO, SE FACCIAMO IL DUPLEX, POSSO DIVENTARE L'INQUILINO DI TUTTI E DUE GLI APPARTAMENTI, INVECE DI ANDARMENE A CASA!!!"
Ben detto, confermò Biondo Sale!
L'inquilino del piano di sopra, De Gennaro, appena se ne è accorto, si è raffreddato e se ne è dispiaciuto tanto, poiché' era convinto che dovesse essere solo lui ad ambire alla carica di inquilino del duplex!
Ma i due facevano i conti senza l'oste, l'osservatore interessato Mario Nerino che già da un po' si sfregava le mani al pensiero di tornare a fare l'inquilino di tutti e due gli appartamenti, essendo già stato inquilino del piano di sotto (cosa che gli era molto piaciuta)!
Che quarantotto!!!
A mettere tutti d’accordo ci pensava il deus ex machina, Ciriaco De Vita:
" SONO CONTRARIO ALLA FUSIONE, (ANCHE PERCHE' PIETRO RAMO MI VUOLE FAR FUORI) PER CUI ADESSO CONVINCO FREDDORO ( ESSENDO MIO CARO GIUSEPPE COMPARE NIPOTE VICE AMMINISTRATORE DEL CONDOMINIO DELLO STESSO FREDDORO) A FAR PASSARE INUTILMENTE DEL TEMPO PER ARRIVARE IN RITARDO RISPETTO AI TERMINI DI LEGGE PREVISTI PER INDIRE IL REFERENDUM, FACENDO SI' CHE DI FATTO LA FUSIONE NON SI POTESSE FARE PIÙ ".
E cosi fu.
E il referendum non si fece più!
Uffa! Ma che noia, che barba, che noia!

Fine della prima puntata...

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