2 gennaio 2013

Il giro di boa


E' passato.

Il Capodanno è passato tra bagordi ed indigestioni.
Ci troviamo oggi storditi ed ancora spaesati al nostro posto di lavoro o comunque a riprendere ciò che si faceva fino a qualche giorno fa, o fino a prima di Natale, cioè fino a quando questa euforia per l'avvento delle feste, seppur piccola, seppur ridimensionata dalle contingenze e congiunture economiche e morali e quindi seppur sotto tono, prendesse comunque il sopravvento sulla nostra routine quotidiana e sul nostro frenetico e sempre più meccanico vivere.
Ci siamo stressati prima a pensare e poi a comprare i regali, ci siamo persi nei numerosi brindisi coi parenti, ci siamo ingozzati a più non posso come per tradizione...poi, questa mattina ci siamo svegliati ed era già' tutto finito!
Siamo al 2 di gennaio...
Ci si sveglia con tristezza, il 2 di gennaio, e' sempre uno dei giorni più brutti dell'anno, il 2 di gennaio... si, perché si prende coscienza che le feste sono finite e si torna alla normalità...
In fondo, per quanto possiamo essere diventati, dirigenti, ricercatori, politici, dottori od avvocati, operai o poliziotti, siamo sempre quello che siamo stati: dei bambini cresciuti malvolentieri, che aspettano la festa o le feste per esserlo ancora e ancora una volta per volersi divertire, (anche se non lo si ammette a volte neanche con se stessi), per uscire e sentirsi inebriati da quell'atmosfera magica che solo le feste di Natale riescono a creare... 
Poi, improvvisamente ci svegliamo ed e' il 2 di gennaio, ci intristiamo perché improvvisamente quell'atmosfera e' scomparsa...dobbiamo tornate a scuola... ci sentiamo come nella domenica che segue il sabato del villaggio, quel sabato che e' cosi' bello perché è fatto di attese e di immaginazione perché precede quella domenica che si aspetta con tanta ansia e con tanta fantasia e che poi quando arriva e poi passa ti lascia sempre dentro un senso di vuoto e di malinconia...
Nel frattempo è anche finito un altro anno e ne è cominciato uno nuovo. 
Un altro. Sembra appena cominciato quello che adesso è passato!
Passano sempre più veloci questi anni...
Sarà l'età...
me lo dicevano quelli più grandi di me che poi gli anni passano più in fretta, devo ammettere che è vero, è così, rispetto a quando ero ragazzo sembra che il tempo vada più veloce..
Ma va bene lo stesso, va bene così, l'importante e' vivere sempre con pienezza ed intensità la nostra vita, caricarla di attese e di ansie, di aspettative e di speranze per far si che possiamo allargarla sempre di più la nostra vita, visto che non ci è dato di poterla allungare e per far sì che il prossimo 2 di gennaio saremo ancora qui con la tristezza di una festa passata ma con la voglia di pensare che il meglio deve ancora venire.
Buon anno a tutti.

1 commento:

  1. Maria Grazia de Giovanni
    Tutte le cose belle finiscono presto, purtroppo. E ci lasciano la nostalgia di quello che è stato, ma anche la speranza di riviverle. Auguri di buon anno anche a te!

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