24 febbraio 2019

Cronaca di un giorno felice

Sono stato a Napoli ieri con alcuni cari amici che con me stanno facendo quella meravigliosa esperienza che è il Master sulla Canzone Napoletana, ideato da quel “gigante” che è il Maestro Pasquale Scialò e che oltre alle interessantissime discipline ha avuto altri meriti forse neanche immaginati, quello di creare rapporti umani nuovi e veri, di svelare l’esistenza di mondi inesplorati, di vivere esperienze inconsuete, di provare sensazioni ed emozioni tanto più esaltanti in quanto condivise, insomma è stato ed è, almeno per me, ma sono certo, anche per gli altri, un’occasione per allargare lo sguardo, per aprire cassetti chiusi, o per scoprirne di nuovi.
Siamo stati a Napoli, dicevo, per andare a salutare il Maestro Poeta Salvatore Palomba, che avevamo conosciuto perché al Master aveva trattato della grammatica e sintassi della lingua napoletana.
Siamo arrivati a casa sua con un presente per l’anima ( degli spartiti di inizio secolo scorso) ed uno per il corpo( un vassoio di sfogliatelle ricce e frolle) ; ci ha accolti come un nonno i nipoti, ci fatto entrare dentro le sue poesie, nei sui ricordi, nella sua anima tenera e delicata, ha letto per noi e ci ha regalato, con dedica, un suo libro di poesie.
Ci siamo lasciati con la promessa di vederci ancora lì per respirare di nuovo quell'aria intrisa di arte, di cultura, di bellezza.
Dopo la meritata pizza abbiamo raggiunto Piazza dei Martiri dove il Maestro Scialò aveva organizzato un incontro con Francesco De Gregori in occasione dell’uscita del suo nuovo disco, una sua interpretazione di “Anema e core”.
Una introduzione colta e puntuale di Scialò ed una un po’ meno di De Gregori che almeno non è stato antipatico, come gli capita spesso in pubblico.
Gli va dato merito, però, insieme a Scialò, di aver ridato vigore, con questo disco, alla canzone napoletana d’autore, a far comprendere al grande pubblico che la canzone napoletana non è solo rap, trap o neo melodici ed a noi tutti di tornare ad essere orgogliosi del nostro idioma e del nostro immenso patrimonio culturale di cui, spero, riusciremo a riappropriarci.
Dopo l’ennesimo caffè, salutata la nostra amica romana, infreddoliti ma felici, ci siamo rimessi in auto con l’allegria e la spensieratezza dei compagni di scuola in gita scolastica e la mente e il cuore gonfi di felicità e della consapevolezza di aver trascorso un giorno felice!
Se una donna ti fa capire di starci ma tu fingi di non accorgertene, difficilmente potrai avere con lei un flirt.
Se non ti lanci contro un’auto che viene di corsa ma stai sul marciapiede, è improbabile che tu muoia investito.
Mia nonna diceva: “ ‘a morte va truvanno‘ accasione” cioè la morte aspetta il pretesto per venire a prenderti, quindi non darglielo!
E la vita?
La vita è la bella ragazza che ti tenta, è l’auto che passa di corsa, o meglio il treno che passa e rallenta per farti salire.
Anche la vita vuole l’occasione...anzi te la dà ...per mangiare non per nutrirsi, per leggere non per farsi raccontare, per sognare non per dormire, per lottare non per accontentarsi ...insomma... per vivere!


9 commenti:

  1. Pasquale Scialò
    Caro dott. keynesiano, intanto grazie per i tuoi sempre graditi e gratificanti complimenti. Ti si dovrebbe inventare se non fossi qui con noi in carne e ossa. Con la tua travolgente passione fai da pedale all'incontro di straordinarie persone che frequentano il master. Grazie e un caro saluto ����

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  2. Rachele De Prisco
    Mimmone si troppo bellissimo!!!!!!......

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  3. Anna Barrella
    La bellezza foraggia amore che crea la vita

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  4. Pino Musto
    Passione, curiosità, voglia di conoscere e di allargare orizzonti sconosciuti, sono il sale di una vita da vivere intensamente, chi cerca trova....

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  5. Patrizia Franco
    io sono l'amica romana

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  6. Gian Luca Filomena
    Con i tuoi racconti delle tue vicende fai venire la voglia a chi legge di vivere la vita come la vivi tu. Travolgi tutto e tutti con la tua PASSIONE e crei "accasione " per la vita

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  7. Gennaro Montone
    La piacevolezza di leggerti nasce dal sentire il trasporto e la passione che hai
    Caro Mimmo cerchi di infondere per il gusto di trasmettere non per il potere del sapere
    La curiosità che ti (e mi) contraddistingue eleva il conoscere perché diventa un bene comune

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