Passeggiavo nell'aria fresca e umida di questo maggio
inadeguato; passeggiavo per i luoghi che appartenevano a ciò che ero
tanto tempo fa; per una stradina con i ciuffi d’erba al centro che ancora
costeggia il torrente e con lo stesso cespuglio di canne con cui facevamo le
lance per le nostre battaglie.
Camminavo e mi sentivo sereno... rivedevo quelle estati interminabili ...mi sono accorto di star sorridendo ...me ne sono compiaciuto.
Era ieri.
L’anima è di nuovo preda del vento lungi dalla quiete.
Maria Rosa Lepre
RispondiEliminaSempre più riflessivo
Luisa Celentano
RispondiEliminaParole che bisogna mettere in pratica.......
Felice Peluso
RispondiElimina...l'anima è sempre preda del vento...
Nicola Formica
RispondiEliminaGiusto così....😘